lunedì 21 marzo 2011

Primavera di fiori al museo


Nonostante un freddo ancora intenso, ieri siamo andati a cercare la primavera in Pinacoteca a Città di Castello. Il museo è stato l’affascinante cornice di un curioso e suggestivo percorso per conoscere il linguaggio dei fiori e la rinascita della natura.

Per l’occasione le sale della pinacoteca sono state abbellite con gusto e fantasia da fiorai locali con decori e composizioni floreali. Silvia e Isabella , socie della cooperativa Il Poliedro, ci hanno fatto scoprire la simbologia di fiori, frutti e piante che usavano gli artisti nel passato per impreziosire le loro opere arricchendole di elementi carichi di significato, sia per quanto riguarda la cristianità che l’araldica.

Ho dovuto prendere appunti...perchè non immaginate quanti simboli! Nulla lasciato al caso...più che opere d'arte, al termine della visita, mi sono sembrate messaggi criptati!!
Ad esempio nella pala di Giorgio Andrea di Bartolo raffigurante La Madonna del Latte, che tante altre volte avevo osservato, per la prima volta l'attenzione viene posta non sul Bambino disegnato come un piccolo uomo ( bruttino a dire il vero), non sul seno della madonna che sembra staccato dal corpo della donna a simboleggiare il distacco fra l'essere umano e il divino, ma sulla VERZURA su cui è seduta la madonna! Su questa verzura il pittore dipinge piccole campanule bianche e delle fragoline di bosco. Le campanule infatti sono conosciute anche come Calici della Vergine perchè sembrerebbe che assetata potè bere solo la rugiada racchiusa in queste campanule. Le fragoline invece hano tutto un significato simbolico: la foglia tilobata rocorda la trinità del suo figlio, il fiore bianco la sua purezza, il frutto rosso la passione sempre del figlio. Per quel che mi riguarda le fragoline di bosco sono legate al ricordo di bellissime passeggiate con gli amici nei sentieri del Pratomagno quando svuotavamo le borracce dall'acqua per metterci le fragoline appunto e poi casa farci la marmellata o la guarnizione del gelato!!
Comunque, andando avanti, ne scopro delle altre!
Di fronte al Gonfalone della Trinità di Raffaello raffigurante in un lato
la scena della Creazione di Eva, con Dio Padre che estrae la costola dal corpo di Adamo, troviamo un alestimento floreale con foglie di fico, ovviamente. Silvia ci fa notare che molto probabilmente il frutto proibito mica era una mela? Ma un fico, scusa! Si coprono con la foglia di fico e allora ci sarà stato un albero di fico mica un melo? Mi sembra giusto. Siamo rimasti un pò così a bocca aperta...Tra l'altro come frutto della passione il fico...è bel più allusivo di una mela! Anzi il fiore del fico! Quella cosa buonissima è un'infiorescenza in realtà!
Tante altre curiosità ho appreso: su cardi, querce, alloro, ulivo, gigli, violette, melograni, mele cotogne, pere, cetrioli, uva, limoni, pigne tutto dentro alla pinacoteca! Sembra un mercato, più di un museo, vero?



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